Prima di partire per un viaggio all'estero è opportuno verificare quali obblighi vaccinali propone il Paese ospitante e se necessario eseguire la profilassi contro la malaria. Alcune malattie debellate da tempo in Italia, in alcuni Paesi restano endemiche o epidemiche. Da qui le precisazione epidemiologiche che ogni Paese sviluppa ed un tipo di chemioprofilassi raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (http://www.who.int/) per viaggiare con il minor rischio per la nostra salute.
Il primo step è consultare il medico curante, oppure per un parere più specifico il centro per le malattie infettive della propria città, per valutare un piano di vaccinazione e profillassi che tenga conto di alcuni fattori specifici: salute generale, meta di destinazione, tipologia e durata del viaggio. Va precisato che alcune categorie risentono di condizioni particolari; in primis chi è sottoposto ad un regime terapeutico e donne in stato di gravidanza e/o allattamento.
Tra le vaccinazioni obbligatorie rammentiamo quella contro la febbre gialla, richiesta come pre-requisito per l'ingresso in alcuni Paesi. La malattia colpisce principalmente gli esseri umani e le scimmie e si trasmette attraverso la puntura di zanzare "Adeses" (corsivo). Endemica nelle aree tropicali dell'Africa, del Centro e del Sud America si dimostra letale in un lasso brevissimo di tempo: appena 6 giorni di incubazione per arrivare alla comparsa dei sintomi e della sua veloce evoluzione. Il richiamo alla cautela è massimo, il rischio molto serio.
Altre vaccinazioni consigliate risultano quelle per l'Epatite A (grassetto), l'Epatite B (grassetto), il Tifo (grassetto), la Malaria (grassetto) ed il Vaiolo (grassetto). Anche qui il richiamo all'attenzione è massimo in concomitanza con situazioni particolari o per alcune categorie di viaggiatori. Viaggiare sicuri è possibile basta prendere le giuste precauzioni.