Le malattie da raffreddamento sono accomunate da alcune manifestazioni quali secrezione e scolo del naso, starnuti, mal di gola, fastidio alla deglutizione, tosse dapprima secca e irritativa, in seguito catarrosa, febbre ed eventualmente arrossamento degli occhi con lacrimazione.
Si tratta di malattie presenti tutto l’anno, che trovano però nella stagione fredda le migliori condizioni di diffusione epidemica, a causa della tendenza collettiva a rimanere in spazi chiusi, con scarso ricambio di aria e spesso sovraffollati.
Nei bambini, tra l’altro, capita spesso che una forma si evolva in un’altra, come nel caso del raffreddore, al quale si può associare il raffreddore, al quale si può associare il mal di gola, oppure della faringite che, a causa del facile passaggio delle secrezioni verso l’orecchio, può interessare quest’ultimo, dando cosi luogo a otite.
Il lavaggio nasale
Il lavaggio nasale, sin dai primi giorni di vita fino a quando il bambino non impara a soffiarsi il naso, ma perfino in età adulta, la strategia più semplice, sicura ed efficace per prevenire le infezioni delle alte vie aeree e l’otite.
Questa pratica offre una serie di vantaggi: mantiene idratata la mucosa, favorisce la rimozione delle secrezioni , agevola la respirazione, concilia il sonno e promuove una condizione di benessere.
Per il lavaggio sono disponibili formulazioni in flaconcini e spray di soluzione fisiologica, acqua termale, acqua di mare desalinizzata. Il lavaggio nasale è semplice, tanto che i bambini più grandicelli sono in grado di praticarselo da soli. I più piccoli vanno distesi con la testa inclinata su un lato, per poi instillare 2-3cc di soluzione o introdurre il beccuccio dello spray nella narice superiore, premendo l’erogatore per 2-3 secondi e asciugando con un fazzoletto l’eventuale fuoriuscita di soluzione.
Praticato in maniera regolare il lavaggio nasale non comporta rischi né tantomeno controindicazioni e può essere effettuato anche in condizioni di benessere a scopo di prevenzione.
L’ Aerosol
Nella maggior parte dei casi l’aerosol rientra nelle prescrizioni, in quanto consente di veicolare un principio attivo, ma anche la soluzione fisiologica o un’acqua termale, direttamente nella sede in cui devono esplicare la propria azione, annullando l’attesa dovuta al tempo di assorbimento ed eliminando numerosi effetti indesiderati dovuti proprio agli effetti sistemici di alcune molecole.
L’efficacia di tale modalità terapeutica, tuttavia, è strettamente subordinata a due fattori: la scelta di un apparecchio in grado di produrre particelle di dimensione funzionale a raggiungere il distretto di interesse e l’osservanza delle indicazioni da parte dell’utilizzatore, grande o piccolo che sia.
Per quanto riguarda il primo aspetto va ricordato che per il trattamento di patologie a carico delle fosse e dei seni paranasali sono necessarie particelle di diametro superiore a 10 micron, che non superano il tratto orto-faringeo e vengono generalmente erogate mediante docce nasali micronizzate, inalazioni caldo umide o spray dosati.
Per il trattamento delle vie aeree inferiori sono invece necessari apparecchi in grado di erogare particelle con diametro compreso tra 0.5 e5 micron, che si depositano per sedimentazione gravitazionale a livello delle piccole vie aeree e negli alveoli.
I suffumigi
L’inalazione di vapori di acqua calda, nella quale siano state disciolte sostanze balsamiche come mentolo, eucalipto e similari, è un rimedio tradizionale; determina vaso dilatazione e libera le vie aeree superiori, consentendo di respirare meglio.
La comunità scientifica non è comunque concorde sulla reale efficacia, considerato che in alcuni individui i fumi con balsamici possono provocare broncospasmo.