Geffer granulato effervescente
Principi attivi
Ogni bustina di granulato effervescente contiene:
principi attivi: metoclopramide cloridrato 5 mg, dimeticone 50 mg, potassio citrato 94,45 mg, acido citrico 670 mg, acido tartarico 152 mg, sodio bicarbonato 1050 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Aroma arancia, saccarosio
Indicazioni terapeutiche
Che cos’è e a che cosa serveGeffer appartiene alla categoria terapeutica dei procinetici (medicinali che accelerano lo svuotamento gastrico): è un medicinale di associazione volto al trattamento dei disturbi derivanti da iperacidità gastrica (eccesso di acido nello stomaco), eccessi alimentari, anormale presenza di aria e gas nello stomaco e difficoltà digestive.
Geffer si usa per il trattamento dei sintomi dell'iperacidità (dolore e bruciore di stomaco), quando accompagnata da rallentamento del transito gastrico (digestione lenta), nausea, aerofagia e meteorismo (situazioni caratterizzate da anomalo accumulo di gas nello stomaco o nell'intestino che determina eruttazione, tensione e gonfiore addominale).
Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni.
Controindicazioni
Cosa deve sapere prima di prendere il medicinaleNon prenda Geffer - se è allergico ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se è in gravidanza o se sta allattando con latte materno (vedere "Gravidanza e allattamento");
- se ha un'età inferiore ai 16 anni (vedere "Bambini e adolescenti");
- se sta prendendo medicinali appartenenti al gruppo degli anticolinergici (medicinali che inibiscono gli effetti dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore);
- nei casi in cui la stimolazione della motilità intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica (blocco del tratto intestinale).
- Se soffre di una delle seguenti malattie:
• glaucoma (una malattia degli occhi caratterizzata dall'aumento della pressione oculare),
• feocromocitoma (tumore della ghiandola surrenale),
• epilessia,
• morbo di Parkinson e altre affezioni extrapiramidali (disturbi dei movimenti involontari),
• porfiria, una malattia rara nella quale è alterata l'attività di particolari enzimi,
• alcalosi metabolica o respiratoria (condizioni in cui il pH del sangue raggiunge un valore superiore alla norma),
• ipocalcemia (bassi livelli di calcio nel sangue).
Posologia
1 bustina in mezzo bicchiere d'acqua prima dei pasti o al momento dell'insorgenza dei disturbi, 2-3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati. L'uso del prodotto è limitato ai pazienti adulti.
Conservazione
Conservare ad una temperatura non superiore ai 25 °C
Avvertenze e precauzioni
Avvertenze e precauzioniSi rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Geffer.
Se è una persona anziana non deve superare i 3 giorni di trattamento consecutivo e deve attenersi ai dosaggi minimi indicati (vedere "Come prendere Geffer" e "Possibili effetti indesiderati").
Interrompa il trattamento e si rivolga immediatamente al medico o al farmacista se durante la terapia con Geffer dovesse manifestare uno dei seguenti sintomi: febbre alta, pressione del sangue alta, convulsioni, sudorazione, produzione di saliva. Questi possono essere segni di un disturbo chiamato sindrome neurolettica maligna.
Alte dosi o l'uso prolungato di Geffer possono causare alcalosi metabolica o respiratoria (alterazioni del pH del sangue).
Consulti il medico prima di prendere Geffer:
- se soffre di ipokaliemia (bassi livelli di potassio nel sangue), perché questo medicinale può peggiorare l'alcalosi;
- se soffre di patologie che causano edema (ritenzione di liquidi nell'organismo) come ad esempio scompenso cardiaco congestizio e funzionalità renale ridotta;
- se soffre di iperaldosteronismo (produzione eccessiva dell'ormone aldosterone);
- se soffre di problemi ai reni (insufficienza renale).
Bambini e adolescenti Geffer non deve essere somministrato ai bambini al di sotto dei 16 anni (vedere "Non prenda Geffer").
Interazioni
Gli effetti sedativi della metoclopramide sono potenziati dall’alcol. Gli anticolinergici e i derivati della morfina antagonizzano l’effetto della metoclopramide sulla motilità intestinale. Gli effetti sedativi dei farmaci deprimenti il SNC (derivati della morfina, ipnoinducenti, ansiolitici, antistaminici sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, ecc.) e della metoclopramide risultano potenziati. Va evitata l'associazione della metoclopramide con farmaci inducenti effetti di tipo extrapiramidale quali le fenotiazine, i butirrofenoni e i tioxanteni (in particolare l'attività delle fenotiazine viene aumentata, indipendentemente dalla comparsa o dal potenziamento degli effetti extrapiramidali) Aumenta gli effetti degli IMAO, dei simpaticomimetici, degli antidepressivi triciclici. A causa dell’effetto procinetico della metoclopramide, l’assorbimento di alcuni farmaci può risultare alterato. La metoclopramide può ridurre la biodisponibilità della digossina, mentre aumenta la biodisponibilità della ciclosporina. Riduce gli effetti sul SNC dell'apomorfina. Riduce la biodisponibilità della cimetidina in media del 22% ca., senza tuttavia che questo comporti conseguenze clinicamente rilevanti. La metoclopramide interagisce con i farmaci serotoninergici (ad es. gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), aumentando il rischio di sindrome serotoninergica.
Effetti indesiderati
Possibili effetti indesideratiCome tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Effetti indesiderati dovuti alla presenza di
metoclopramide nel medicinale:
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Non comuni (possono interessare fino a 1 paziente su 100):
- disturbi visivi e deviazione involontaria dell'occhio
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Rari (possono interessare fino a 1 paziente su 1.000):
- iperprolattinemia (aumento nel sangue dei livelli di prolattina, un ormone secreto dalle ghiandole endocrine);
- disturbi del ciclo mestruale;
- galattorrea (secrezione di latte in soggetti di sesso maschile o in donne che non allattano);
- ginecomastia (sviluppo delle mammelle) nell'uomo;
- sonnolenza;
- stanchezza;
- vertigini;
- porfiria (malattia rara nella quale è alterata l'attività di particolari enzimi);
- reazioni extrapiramidali di vario tipo, normalmente di tipo distonico. Esse possono includere spasmi facciali, trisma (spasmo mandibolare che impedisce l'apertura della bocca), , posizioni anomale della testa; tali reazioni di norma, regrediscono dopo 24 ore dall'interruzione del trattamento.
Nei pazienti portatori di feocromocitoma (tumore della ghiandola surrenale) sono state segnalate crisi ipertensive talora ad esito fatale; pertanto in questi pazienti l'uso di Geffer è controindicato (vedere "Non prenda Geffer").
In alcuni pazienti anziani trattati per periodi prolungati è stato riferito lo sviluppo di discinesia tardiva (grave reazione di tipo extrapiramidale caratterizzata da movimenti involontari del corpo), potenzialmente irreversibile; pertanto, i pazienti anziani, devono assolutamente evitare terapie che superino la durata di 3 giorni.
•
Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
- febbre alta, pressione alta, convulsioni, sudorazione, produzione di saliva. Questi possono essere sintomi di un disturbo chiamato sindrome neurolettica maligna (vedere "Avvertenze e precauzioni")
- Pressione del sangue molto alta
Effetti indesiderati dovuti alla presenza di
sali di citrato nel medicinale:
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Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Disturbi dell'apparato digerente La somministrazione orale di dosi eccessive di sali di citrato può avere un effetto lassativo.
Effetti dovuti alla presenza di
sodio bicarbonato nel medicinale:
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Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Riduzione dei livelli di potassio nel sangue (ipokalemia), aumento dei livelli di sodio nel sangue (ipernatremia), alcalosi metabolica (i sintomi possono includere fiato corto, effetti muscolari come debolezza, ipertonicità muscolare, contrazioni involontarie, spasmi muscolari, specialmente con riduzione dei livelli di calcio, ed effetti sul sistema nervoso centrale).
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Questi effetti indesiderati sono generalmente transitori. Quando si presentano è tuttavia opportuno consultare il medico o il farmacista.
Segnalazione degli effetti indesiderati Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Sovradosaggio
La metoclopramide può indurre reazioni di tipo neurodistonico, sonnolenza, disorientamento, specialmente a livelli plasmatici > 100 ng/ml. Possono comparire discinesie che rispondono al trattamento con diazepam o anticolinergici. Un uso prolungato della metoclopramide può inoltre causare galattorrea e amenorrea, legate alla stimolazione della secrezione prolattinica.
Gravidanza e allattamento
Il prodotto non deve essere utilizzato in gravidanza e nel periodo dell’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
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