Nurofencaps 400 mg capsule molli
Ibuprofene
Principi attivi
Ogni capsula contiene Ibuprofene 400 mg Eccipienti con effetti noti: Sorbitolo (E420) 36,6 mg/capsula; Ponceau 4R (E124) 0,79 mg/capsula. Per l’elenco completo degli eccipienti vedi sezione 6.1.
Eccipienti
Riempimento: Macrogol 600, Potassio idrossido, Acqua depurata.
Involucro di gelatina: Gelatina,
Sorbitolo Liquido (E420),
Ponceau 4R (E124).
Inchiostro: Titanio diossido (E171), Glicole propilenico, Ipromellosa (E464).
Coadiuvanti di processo: Trigliceridi (catena media), Lecitina (E322).
Indicazioni terapeutiche
Che cos’è e a che cosa serveL'ibuprofene appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS). Questi medicinali forniscono sollievo cambiando la risposta del corpo a dolore e febbre.
Nurofencaps si usa in adulti e adolescenti di peso superiore a 40 kg (a partire dai 12 anni di età) per il trattamento sintomatico di breve durata di:
• dolore da lieve a moderato come mal di testa, dolori mestruali e mal di denti;
• febbre e dolore associati al comune raffreddore.
Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni negli adolescenti o dopo 3 giorni in caso di febbre e 4 giorni per il trattamento del dolore negli adulti.
Controindicazioni
Cosa deve sapere prima di prendere il medicinaleNon prenda Nurofencaps se: • è allergico al principio attivo o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
• ha mai sofferto di difficoltà respiratoria, asma, naso che cola, gonfiore o orticaria dopo aver assunto acido acetilsalicilico o altri analgesici simili (FANS);
• ha (o ha avuto due o più episodi distinti di) ulcera gastrica/duodenale (ulcera peptica) o sanguinamento gastrico;
• ha avuto sanguinamento o perforazione gastrointestinale in seguito a precedenti trattamenti con FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei);
• soffre di disturbi non chiariti della formazione del sangue;
• soffre di grave insufficienza epatica, renale o cardiaca;
• è negli ultimi 3 mesi di gravidanza (vedere paragrafo "Gravidanza e allattamento");
• soffre di grave disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi);
• soffre di sanguinamento al cervello (sanguinamento cerebro-vascolare) o altro sanguinamento in fase attiva.
Non somministrare ad adolescenti di peso inferiore a 40 kg o ai bambini di età inferiore ai 12 anni.
Posologia
Posologia Solo per un breve periodo di trattamento. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere sezione 4.4).
Adulti, bambini e adolescenti di peso superiore a 40 kg (a partire dai 12 anni di età). La dose iniziale è di una capsula da assumere con acqua. In seguito, se necessario, una capsula ogni 6 ore. Non superare la dose di 3 capsule (1200 mg) nelle 24 ore. Nel caso l’uso del medicinale sia necessario per più di 3 giorni negli adolescenti o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico. Se negli adulti si rende necessario somministrare il prodotto per più di 3 giorni in caso di febbre e 4 giorni per il trattamento del dolore, o se la sintomatologia peggiora, consultare il medico. L’insorgenza dell’effetto di Nurofencaps può essere ritardata se il medicinale viene assunto poco dopo aver mangiato. Se questo si verifica, non assumere una dose di Nurofencaps superiore a quella raccomandata nella sezione 4.2 (posologia) o attendere che sia trascorso il tempo necessario tra una somministrazione e l’altra.
Popolazioni speciali Anziani: Non è richiesto alcuno speciale aggiustamento della dose.A causa del possibile profilo di effetti indesiderati (vedere sezione 4.4) gli anziani devono essere monitorati con particolare attenzione.
Insufficienza renale Non è richiesta alcuna riduzione della dose in pazienti con compromissione della funzionalità renale da lieve a moderata (per pazienti con insufficienza renale grave vedere sezione 4.3).
Insufficienza epatica (vedere sezione 5.2) Non è richiesta alcuna riduzione della dose in pazienti con compromissione della funzionalità epatica da lieve a moderata (per pazienti con insufficienza epatica grave vedere sezione 4.3).
Bambini e adolescenti Per l’uso in bambini e adolescenti vedere sezione 4.3.
Modo di somministrazione Per uso orale. Le capsule non devono essere masticate. Si raccomanda che i pazienti con problemi di sensibilità gastrica assumano Nurofencaps a stomaco pieno.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
Avvertenze e precauzioni
Avvertenze e precauzioniSi rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Nurofencaps se:
• ha un'infezione - vedere paragrafo "Infezioni" di seguito;
• soffre di lupus eritematoso sistemico (LES) o malattia mista del connettivo (condizioni del sistema immunitario che causano dolore articolare, eruzioni cutanee e febbre);
• soffre di un certo disturbo ereditario della formazione del sangue (ad es. Porfiria acuta intermittente) o ha problemi di coagulazione del sangue;
• ha o ha avuto malattie intestinali (colite ulcerosa o morbo di Crohn);
• ha una ridotta funzionalità renale;
• ha problemi epatici;
• ha recentemente subito un intervento di chirurgia maggiore;
• soffre o ha sofferto di asma o allergia, in quanto potrebbe avere mancanza di respiro;
• soffre di febbre da fieno, polipi nasali o disturbi respiratori ostruttivi cronici, in quanto esiste un aumentato rischio di sviluppare reazioni allergiche. Le reazioni allergiche si possono manifestare sotto forma di attacchi d'asma (cosiddetta asma da analgesici), gonfiori acuti (edema di Quincke) o eruzione cutanea;
• se sta assumendo altri medicinali che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento come corticosteroidi orali, medicinali per fluidificare il sangue (come il warfarin), inibitori selettivi del reuptake della serotonina (medicinali per la depressione) o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico.
Altre avvertenze • l'uso prolungato di analgesici per il mal di testa può peggiorarne i sintomi. Se ciò si verifica o si sospetta questa situazione deve interrompere l'assunzione di Nurofencaps e consultare il medico;
• deve evitare di prendere Nurofencaps se ha la varicella;
• se si assume Nurofencaps per lunghi periodi di tempo, è necessario fare regolarmente gli esami del sangue e controllare regolarmente fegato e reni;
• l'assunzione di Nurofencaps in associazione con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2, può aumentare il rischio di effetti indesiderati e deve essere evitato (vedere paragrafo "Altri medicinali e Nurofencaps");
• in genere l'utilizzo abituale di (differenti tipi di) analgesici può portare a gravi problemi duraturi ai reni e deve essere evitato. Il rischio è ulteriormente aumentato dalla perdita di sali e disidratazione;
• negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalità renale.
Infezioni
Nurofencaps può nascondere i sintomi di infezioni quali febbre e dolore. È pertanto possibile che Nurofencaps possa ritardare un trattamento adeguato dell'infezione, cosa che potrebbe aumentare il rischio di complicanze. Ciò è stato osservato nella polmonite causata da batteri e nelle infezioni cutanee batteriche correlate alla varicella. Se prende questo medicinale mentre ha un'infezione e i sintomi dell'infezione persistono o peggiorano, si rivolga immediatamente al medico.
Reazioni cutanee
In associazione al trattamento con ibuprofene sono state segnalate reazioni cutanee gravi tra cui dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP).
Smetta di usare Nurofencaps e contatti immediatamente il medico se nota uno qualsiasi dei sintomi correlati a queste reazioni cutanee gravi descritte nel paragrafo 4.
I farmaci antinfiammatori/antidolorifici come ibuprofene possono essere associati a un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco o ictus, specialmente se somministrati in dosi elevate. Non superare la dose raccomandata o la durata del trattamento.
Deve discutere la terapia con il medico o farmacista prima di prendere Nurofencaps se ha:
- problemi cardiaci inclusi attacco cardiaco, angina (dolore al petto) o se ha precedenti di attacco cardiaco, intervento di bypass coronarico, malattia arteriosa periferica (scarsa circolazione alle gambe o ai piedi dovuta a restringimento oppure ostruzione delle arterie) oppure qualunque tipo di ictus (incluso "mini-ictus" o "TIA", attacco ischemico transitorio);
- pressione alta, diabete, colesterolo alto, storia familiare di malattia cardiaca o ictus, oppure se è un fumatore.
Con ibuprofene sono stati segnalati segni di una reazione allergica a questo medicinale, inclusi problemi respiratori, gonfiore della regione del viso e del collo (angioedema), dolore al petto. Interrompa immediatamente Nurofencaps e contatti immediatamente il medico o il servizio di emergenza sanitaria se nota uno di questi segni.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per il più breve periodo di tempo. Gli anziani sono più a rischio di manifestare effetti indesiderati. Consulti il medico prima di assumere Nurofencaps se una qualsiasi delle condizioni sopra citate la preoccupa.
Interazioni
Acido acetilsalicilico (basso dosaggio). La somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non è generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene può inibire competitivamente gli effetti dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i due farmaci sono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l’estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si può escludere la possibilità che l’uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l’effetto cardioprotettivo dell’acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante è considerato probabile in seguito a uso occasionale di ibuprofene (vedere sezione 5.1).
Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2. La somministrazione concomitante di diversi FANS può aumentare il rischio di ulcere e emorragie gastrointestinali a causa dell’effetto sinergico. L’uso concomitante dell’ibuprofene con altri FANS deve pertanto essere evitato (vedere sezione 4.4)
Digossina. Fenitoina, Litio. L’uso contemporaneo di Nurofencaps con digossina, fenitoina o litio. può aumentare i livelli sierici di questi medicinali. Con un uso corretto (massimo per 4 giorni) non è di regola necessario il controllo dei livelli di litio, diossina, fenitoina nel siero.
Corticosteroidi. I Corticosteroidi possono aumentare il rischio di reazioni avverse, soprattutto del tratto gastrointestinale (ulcerazione o emorragia gastrointestinale) (vedere sezione 4.3)
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): Aumentato rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Anticoagulanti. I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere sezione 4.4)
Probenecid e sulfinpirazone. Medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l’escrezione dell’ibuprofene
Diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell’angiotensina II. I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore, di un beta-bloccante o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante, e periodicamente da lì in avanti
Diuretici risparmiatori di potassio. La co-somministrazione di Nurofencaps e diuretici risparmiatori di potassio può causare iperkaliemia.
Metotrexato. La somministrazione di Nurofencaps nelle 24 ore precedenti e successive la somministrazione di metotrexato può portare ad un aumento dei livelli plasmatici di metotrexato e un aumento dei suoi effetti tossici.
Ciclosporina. La co-somministrazione con alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei aumenta il rischio di danno epatico da ciclosporina. Questo effetto non può essere escluso anche per l’associazione di ciclosporina con ibuprofene.
Tacrolimus. il rischio di nefrotossicità aumenta se i due medicinali sono somministrati contemporaneamente.
Zidovudina. Esistono evidenze di aumentato rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti emofilici sieropositivi per l’HIV se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. Esiste il rischio di un’aumentata tossicità ematologica quando i FANS sono somministrati con zidovudina.
Sulfoniluree Indagini cliniche hanno evidenziato interazioni tra farmaci antinfiammatori non steroidei e antidiabetici (Sulfoniluree). Benché finora non siano state descritte interazioni tra antidiabetici ed ibuprofene, si raccomanda di monitorare i livelli plasmatici di glucosio come precauzione in caso di co-somministrazione.
Antibiotici chinolonici Dati sperimentali sugli animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. Pazienti che assumono FANS e chinolonici potrebbero avere un aumentato rischio di avere convulsioni.
Mifepristone: I FANS non dovrebbero essere usati per 8-12 giorni dopo la somministrazione di Mifepristone in quanto i FANS possono ridurre l’effetto del Mifepristone.
Inibitori del CYP2C9: La somministrazione concomitante di ibuprofene e di inibitori del CYP2C9 può potenziare l’esposizione all’ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si è osservata una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da approssimativamente l’80% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando potenti inibitori del CYP2C9 vengono somministrati in concomitanza, in particolare quando l'ibuprofene ad alte dosi viene somministrato con voriconazolo e fluconazolo.
Effetti indesiderati
Possibili effetti indesideratiCome tutti i medicinali, Nurofencaps può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose minima efficace per il minor tempo possibile per il sollievo dai sintomi.
Potrebbe manifestare uno degli effetti indesiderati noti dei FANS (vedere sotto). Se ciò accade, o se ha preoccupazioni in merito, interrompa l'assunzione di questo medicinale e informi il medico il prima possibile.
Gli anziani che prendono questo medicinale sono maggiormente a rischio di sviluppare problemi associati con gli effetti indesiderati.
SMETTA DI PRENDERE questo medicinale e consulti immediatamente il medico se presenta:
• segni di sanguinamento intestinale come: grave dolore addominale, feci scure, vomito con sangue o particelle scure simili a grani di caffè;
•
segni di reazioni allergiche molto rare ma gravi come peggioramento dell'asma, inspiegabile ansimare o mancanza di respiro, gonfiore del volto, della lingua o della gola, difficoltà respiratoria, battito accelerato, caduta della pressione sanguigna che provochi shock. Questi sintomi si possono verificare anche al primo utilizzo di questo medicinale;
• macchie rossastre non in rilievo, a forma di bersaglio o circolari sul tronco, spesso con vescicole centrali, desquamazione della pelle, ulcere della bocca, della gola, del naso, dei genitali e degli occhi. Queste gravi eruzioni cutanee possono essere precedute da febbre e sintomi simil-influenzali [dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica] [molto raro - può colpire fino ad 1 persona su 10.000];
• eruzione cutanea diffusa, temperatura corporea elevata e linfonodi ingrossati e aumento degli eosinofili (un tipo di globuli bianchi) (sindrome DRESS) [non nota - la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili];
• eruzione cutanea diffusa, rossa e squamosa, con protuberanze sotto la pelle e vescicole, localizzate principalmente sulle pieghe cutanee, sul tronco e sugli arti superiori, accompagnata da febbre. I sintomi compaiono solitamente all'inizio del trattamento (pustolosi esantematica acuta generalizzata) [non nota - la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili].
Consulti il medico se manifesta una delle seguenti reazioni avverse, se queste diventano gravi o se nota la comparsa di una qualunque reazione avversa non elencata nel foglio illustrativo.
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10) • disordini gastrointestinali quali bruciore di stomaco, dolori addominali, nausea, e indigestione, vomito, flatulenza, diarrea, stitichezza e lievi perdite di sangue nello stomaco e/o nell'intestino che in casi eccezionali possono causare anemia.
Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100): • ulcere gastriche o intestinali, talvolta con sanguinamento e perforazione, infiammazione della mucosa orale con ulcerazione (stomatiti ulcerative), infiammazione dello stomaco (gastrite) peggioramento della colite e del morbo di Crohn;
• disturbi del sistema nervoso centrale come mal di testa, capogiro, insonnia, agitazione, irritabilità o stanchezza;
• disturbi della vista;
• reazioni allergiche, come eruzioni cutanee, prurito e attacchi d'asma. Deve Interrompere l'assunzione di Nurofencaps e consultare il medico immediatamente;
• varie eruzioni cutanee.
Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1.000): • tinnito (scampanellio nelle orecchie);
• danni renali (necrosi papillare) e elevate concentrazioni di acido urico nel sangue;
• compromissione dell'udito;
• aumento della concentrazione di urea nel sangue;
• riduzione dei livelli di emoglobina.
Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000): • donfiore (Edema), elevata pressione sanguigna (ipertensione) e insufficienza cardiaca sono stati riportati in associazione con il trattamento con FANS;
• infiammazione dell'esofago o del pancreas, formazione di restringimenti membranosi nell'intestino tenue e crasso (restringimenti intestinali simil-diaframmatici);
• gravi infezioni cutanee e complicazioni ai tessuti molli sono state riscontrate durante un'infezione da varicella;
• riduzione della quantità di urine e gonfiore (specialmente in pazienti con elevata pressione sanguigna o ridotta funzionalità renale); gonfiore (edema) e urine torbide (sindrome nefrosica); malattia infiammatoria del rene (nefrite interstiziale) che può portare ad insufficienza renale acuta. Se si presenta uno qualunque dei suddetti sintomi o se ha una sensazione generale di malessere smetta di prendere Nurofencaps e consulti immediatamente il medico in quanto potrebbero essere i primi segni di danno renale o insufficienza renale;
• disturbi della produzione delle cellule del sangue. I primi segni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali del cavo orale, sintomi simil-influenzali, spossatezza grave, sanguinamenti nasali e cutanei.
In questi casi deve interrompere immediatamente la terapia e consultare il medico. Non tratti questi sintomi con analgesici o medicinali che riducono la febbre (antipiretici);
• reazioni psicotiche e depressione;
• è stato descritto il peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio fascite necrotizzante) associato all'uso di alcuni analgesici (FANS). Se durante l'uso di Nurofencaps si manifestano o peggiorano i segni di un'infezione, si rivolga immediatamente al medico per valutare se è necessaria una terapia anti-infettiva/antibiotica;
• alta pressione sanguigna, palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto miocardio;
• disfunzione epatica, danno epatico, specialmente per lunghi periodi di trattamento, insufficienza epatica, infiammazione acuta del fegato (epatite);
• sintomi di meningite asettica con rigidità del collo, mal di testa, sensazione di malessere, nausea, febbre o disorientamento sono stati osservati durante l'uso di ibuprofene. I pazienti con disordini autoimmuni (SLE, malattia mista del connettivo) possono esserne più facilmente soggetti. Contatti il medico immediatamente se questi sintomi si manifestano;
• perdita di capelli (alopecia);
• gravi reazioni generalizzate di ipersensibilità;
• peggioramento di asma e broncospasmo;
• infiammazione dei vasi sanguigni (vasculiti).
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): • dolore al petto, che può essere un segno di una reazione allergica potenzialmente grave chiamata sindrome di Kounis;
• la cute diventa sensibile alla luce.
Nurofencaps contiene Ponceau 4R (E124) che può causare reazioni allergiche.
Medicinali come Nurofencaps possono essere associati ad un lieve aumento del rischio di infarto ("infarto del miocardio") o ictus.
Segnalazione degli effetti indesiderati Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Sovradosaggio
Negli adulti e negli adolescenti non si ha un palese effetto dose-risposta L’emivita in caso di sovradosaggio è di 1.5-3 ore.
Sintomi La maggior parte dei pazienti che hanno ingerito quantitativi clinicamente rilevanti di FANS presentano esclusivamente nausea, vomito, dolore epigastrico, o più raramente diarrea. È anche possibile che si manifestino tinnito, mal di testa, e sanguinamento gastrointestinale. In casi di avvelenamento più gravi si osserva tossicità a carico del sistema nervoso centrale che si manifesta con capogiro, sonnolenza, occasionalmente eccitazione e disorientamento o coma. Occasionalmente i pazienti sviluppano convulsioni. In casi grave di avvelenamento si può verificare acidosi metabolica e un prolungamento del tempo di protrombina/INR, probabilmente causato da un’interferenza con l’azione dei fattori della coagulazione presenti in circolo. Si possono presentare inoltre insufficienza renale acuta e danno epatico. In soggetti asmatici si può avere esacerbazione dell’asma.
Trattamento Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto e deve includere il mantenimento della pervietà delle vie aeree e il monitoraggio della funzionalità cardiaca e dei segni vitali fino alla stabilizzazione del paziente. La somministrazione orale di carbone attivo va presa in considerazione se il paziente si presenta entro 1 ora dall’ingestione di un quantitativo potenzialmente tossico. Le convulsioni devono essere trattate con diazepam o lorazepam per via endovenosa se sono frequenti o prolungate. Somministrare broncodilatatori in caso di asma. Non è disponibile un antidoto specifico.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Dati ottenuti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto, malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine durante le prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, è stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l’ibuprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se usato da donne in procinto di concepire o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere rispettivamente la più bassa e il più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale che può progredire a insufficienza renale con oligoidroamniosi; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine risultante in travaglio ritardato o prolungato. Conseguentemente, l’ibuprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento L’ibuprofene e i suoi metaboliti possono passare in basse concentrazioni nel latte materno. Nessun effetto pericoloso per i neonati è ad oggi conosciuto, quindi per trattamenti brevi con la dose raccomandata per dolore e febbre, l’interruzione dell’allattamento non è generalmente necessaria.
Fertilità Ci sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la cicloossigenasi / sintesi delle prostaglandine possono causare una compromissione della fertilità femminile con un effetto sull'ovulazione. Questo è reversibile al momento della sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
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